Il prossimo appuntamento con la rassegna “Un libro al Circolo” promossa da Novi in Terza Pagina e dal Nuovo Circolo Ilva, è fissato per venerdì 19 aprile 2024 alle ore 18. Nell’avvicinarsi della ricorrenza della Festa della Liberazione, la serata è dedicata alle donne e agli uomini che hanno fatto la resistenza e vede come ospiti tre autori di tre libri che raccontano le storie di altrettanti partigiani.
I tre ospiti sono:
Graziella Gaballo – Le molte vite di Ada – Edizioni Joker
Michele Dell’Aira – Le case di Anna
Salvatore Sacco – Monello – Edizioni Epokè
Modera la serata il Presidente del Circolo Ilva Lorenzo Robbiano.
Le molte vite di Ada. Ada Della Torre (1914-1986) fu antifascista militante; partigiana; insegnante che viveva la sua professione come responsabilità sociale in una scuola che si stava trasformando; scrittrice; saggista e autrice di articoli su «Il Giornale dei genitori», fondato da Ada Gobetti; giudice onorario del Tribunale dei minori di Torino; donna impegnata politicamente, oltre che moglie e madre: tante tessere che formano un quadro policromo fatto di stagioni e ruoli diversi.Per questo, la sua è una storia che meritava di essere raccontata – tracciandone il ricco e articolato percorso sociale e civile, restituendone la dimensione di protagonista degli eventi del Novecento e della costruzione dell’Italia repubblicana, dando conto del suo ruolo attivo nella sfera pubblica e del suo ostinato e determinato impegno a intervenire in ogni situazione per cercare di migliorare il mondo – anche perché è la storia di una delle tante persone, spesso dimenticate, che hanno portato il loro contributo alla costruzione di una società democratica.
Graziella Gaballo. Già insegnante di materie letterarie, si occupa da tempo di storia delle donne: le sue ricerche hanno riguardato il movimento femminista degli anni Settanta a Genova; la storia dell’Unione Femminile; l’impegno delle mazziniane per l’emancipazione delle donne. È redattrice di “Quaderno di storia contemporanea” e socia della Società italiana delle Storiche (Sis) e della Società Italiana per lo studio della Storia Contemporanea (Sissco). È presidente della sezione novese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Le case di Anna – Il libro racconta la vicenda di Anna Ponte, imprigionata e torturata per aver preparato della tagliatelle a giovani partigiani. Anna Ponte aveva due fratelli impegnati nella lotta partigiana: uno verrà ucciso, mentre l’altro si ammalò. A casa per la convalescenza, Giovanni Ponte aderisce alla resistenza partigiana. Viene portata alla casa dello studente di Genova, noto luogo di tortura nazifascista, dove viene tenuta in piedi in una cella minuscola e gelida per 5 giorni di seguito. Poi subisce 54 giorni di detenzione a Marassi.
Michele Dellaria – Membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione Memoria della Benedicta, è curatore del libro.
Monello – Felice Coscia, nome di battaglia Monello. Un ragazzo come tanti che nella primavera del ‘44 scelse di impugnare il fucile per difendere la propria casa, il proprio paese, la sua amata Novi. Partigiano nel gruppo del “Novi” e tra i pochi superstiti all’eccidio della Benedicta. A metà tra biografia e romanzo, con Monello Sacco prende il lettore per mano e lo accompagna con discrezione nei pensieri più intimi e privati di un personaggio sfaccettato. Felice era “monello” di nome e di fatto: dallo scontro con un semaforo alla figlia dimenticata al bar con gli amici, ne conosciamo subito la dimensione scanzonata e simpatica. Ma l’autore ci porta oltre, presentando l’uomo accanto al partigiano: ai giorni passati in montagna con le armi in braccio fanno da contrappunto le estati con i nipoti, al lavoro in fabbrica le vicende famigliari e un fratello inaspettatamente ritrovato.
Salvatore Sacco – Novese, è nato a Porto Empedocle nel 1951, una cittadina siciliana di cui è fiero, oggi chiamata anche Vigata, in onore di Andrea Camilleri. Da sempre appassionato lettore, ha deciso alcuni anni fa di cimentarsi con la scrittura, una passione nata dalla voglia di raccontare agli altri le proprie emozioni: «Scrivo perché mi piace, mi diverte e so che così facendo mi distraggo dalle storture della vita», dice.
Dopo la presentazione del libro sarà possibile per chi lo desidera gustarsi un aperitivo al Bar del Nuovo Circolo ILVA.